Baudelaire "visto da qui"

Baudelaire "visto da qui"

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Titolo: Baudelaire "visto da qui"
Sottotitolo: Storie e miti della poesia moderna nella letteratura italiana dal 1856 alla fine degli anni settanta del XIX secolo
Dispense di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea per l'a.a. 2021-2022
Autore: Andrea Amerio
Pagine:
210
Prezzo:
20,00 €
Rilegatura:
Brossura
Pubblicazione: 
Ottobre 2021
Illustrato:
no
Dimensioni:
14×21 cm
ISBN: 9788865285688


A duecento anni dalla nascita del poeta francese per la prima volta questo manualetto – che nel titolo omaggia il “Tennyson vu d’ici” di Mallarmé – prende in considerazione alcune tracce di Baudelaire presenti nella stampa italiana agli albori dell’Italia Unita: gli anni che precedono pubblicazione della prima piccola breve monografia interamente dedicata al poeta francese da Gerolamo Ragusa Moleti e stampata ad Agrigento nel 1878.

Sarà l’occasione per tornare a ripercorrere le tappe del rapporto Carducci Baudelaire e – sulla scia degli storici studi di Trompeo e Rodolfo Macchioni Jodi – per collocarlo nel contesto delle contemporanee polemiche con la scapigliatura, in un dialogo che coinvolge Charini, Zandrini, Molineri, Praga e Guerrini; nonché per leggere i necrologi italiani di Baudelaire che apparvero nel settembre 1867, particolarmente quello stampato su «Il di- vin Salvatore», oltremodo influenzato dalla pubblicistica oltramontana di Louis Vueilliot in polemica con Jules Vallés e mai segnalato dalla critica. Si dirà di Emilio Praga, di Giovanni Camerana e della scapigliatura, ma anche della principessa Dora d’Istria e di Cesare Lombroso, Eugenio Camerini, Giovanni Polli, Amedeo Roux, Goffredo Strafforello, Vittorio Salmini, Anton Giulio Barilli, Edmondo De Amicis, Salvatore Farina, Pompeo Molmenti, e Carlo Dossi. Con una puntata su croquis e dipinti di Pio Caglieri,
Ernesto Allason e Domenico Morelli.


Andrea Amerio (Asti 1975) insegna a Pisa dal 2015. Si è occupato della ricezione della letteratura italiana nell’Inghilterra elisabettiana e della letteratura italiana tra otto e novecento con saggi su Pascoli, Ungaretti, Landolfi, Levi. Con Maria Pace Ottieri ha curato La guerra d’Europa 1914-1918 raccontata dai poeti (nottetempo 2014).