Come per altre realtà culturali europee, anche per quel denso agglomerato di etnie, che Greci e Romani definirono “Germani”, l'alfabetizzazione e la successiva letterarizzazione ebbero luogo a partire dal processo di conversione al Cristianesimo, generalmente avviato durante l’alto Medioevo.
Tuttavia, la frammentarietà cronologica e geografica di un processo di portata epocale come la cristianizzazione – unitamente all'egemonia esercitata ancora per secoli dal latino – produsse risultati altrettanto disomogenei, per generi, forme e singole lingue: nei codici manoscritti approntati negli scriptoria monastici riuscì infatti a filtrare solo una minima parte del patrimonio tradizionale delle lingue volgari, patrimonio che continuò viceversa a essere trasmesso attraverso i canali purtroppo impalpabili dell' oralità.
Questo saggio cerca di raccogliere e introdurre sinteticamente documenti e generi letterari delle singole tradizioni linguistiche germaniche medioevali, dalla prima traduzione biblica e dalle glosse marginali a testi latini, fino a esempi più raffinati, in versi o in prosa, di composizioni storiografiche, eroiche, bibliche e grammaticali.
Marco Battaglia è professore di Filologia Germanica all’Università di Pisa, dopo anni di docenza nelle Università di Venezia “Ca Foscari”, della Basilicata, di Bergamo e di Bologna. I suoi ambiti di ricerca comprendono la costituzione etno-linguistica dei Germani e il rapporto tra “barbari” e civiltà classica; la mitologia e il diritto; l'epica e la civiltà letteraria norrena; la relazione tra i meccanismi di oralità e scrittura nella formazione della cultura dell'alto Medioevo europeo. Nel 2010 ha curato gli Atti del Convegno sulla Tradizione nibelungico-volsungica (Pisa, ETS) e attualmente è in corso di uscita il suo volume dal titolo I Germani. Genesi di una cultura europea (Roma, Carocci).